Il Cambiamento

Una serata, questa del 13 aprile, all’insegna del cambiamento. Dopo anni, Accademia Res Aulica ha cambiato la cornice in cui ricevere soci e relatori: l’Amatì Design Hotel è il nuovo luogo di ritrovo per gli amanti della lettura e non solo… sì, perché in questa serata si è avviato, per il momento in via sperimentale, il progetto “Buongiorno Corto”. La novità, non preannunciata, è stata accolta favorevolmente da tutti i soci. Speriamo di poter dire presto che Accademia Res Aulica non è solo libri, ma anche cinema.

Visti i presupposti, ai tre ospiti della serata è stato chiesto come vivono loro i cambiamenti. Appurato che contro il nostro volere la vita ci pone molto spesso l’obbligo di cambiare, sia Giulio Leoni, scrittore di fama internazionale, sia Valerio Gnesini, valente regista bolognese, hanno risposto che affrontano i cambiamenti senza troppi timori, consapevoli che, soprattutto appunto quando non si tratta di un cambiamento voluto, non si può fare altro che cercare il modo migliore per adeguarsi. L’ansia invece è lo stato d’animo che attanaglia la nota giornalista e autrice televisiva Camilla Sernagiotto quando si tratta di cambiare. Visto dov’è arrivata è certo però che i cambiamenti sa affrontarli caparbiamente e con determinazione.

Bargagna Saverio
La serata si è aperta con la proiezione del cortometraggio “Uno dopo l’altro”, di Valerio Gnesini. Dieci minuti di tensione altissima che ha fatto rumoreggiare il pubblico fino all’ultimo secondo, salvo poi sciogliersi nella consapevolezza del messaggio sociale che il regista bolognese è riuscito a trasmettere in modo magistrale. Il film, prodotto da Sayonara Film e interpretato dal bravissimo Ivano Marescotti, è stato apprezzato dai soci che hanno consegnato, per mano della presidente Franca Raffaella Fiocchi e Lodovico Daniele Poggi, una pergamena quale attestato di riconoscenza per la partecipazione alla serata. Con Camilla Sernagiotti siamo rientrati nella tradizione. L’Autrice di Voghera ha presentato il suo libro “Senza scadenza – l’intramontabile packaging made in Italy”, edito da Ultra Edizioni. Il libro narra una storia che riguarda tutti noi: sfogliandolo i ricordi affiorano come fossero bolle d’aria in un lago. Si parla di marchi industriali italiani che hanno attraversano talvolta secoli di storia e tuttora resistono e anche bene sul mercato nazionale e mondiale. Si parla di liquirizia, di burro, di conserve. Il marchio spesso è impresso su una scatola di metallo o su un vasetto e spesso basta vedere il contenitore per abbinarlo alla marca.

Apparentemente semplice, portare a termine questa opera è stato, per Camilla Sernagiotto, un lavoro titanico. Il libro è frutto di anni di ricerche negli archivi storici di aziende che Camilla ha corteggiato con costanza, talvolta per mesi, per poter accedere a quegli scaffali che ne hanno fatto la storia. Quindi, anche solo per questa sua risolutezza, il premio “Scrittori con gusto” del mese di aprile 2024 conferitole è più che meritato.

Altrettanto meritorio il premio attribuito a Giulio Leoni per il suo romanzo “La tempesta di luce”, edito da Nord Edizioni. Come ha detto Leoni stesso, il libro non può essere raccontato in nessuna sua parte perché ogni pagina porta a svelare il mistero che si cela dietro alle vicende di un sommergibilista scomparso nell’aprile 1945 a pochi giorni dal termine del conflitto mondiale. Emozioni a pioggia attendono il lettore che si troverà a navigare negli abissi in un sommergibile del terzo Reich e in uno italiano. Emozioni che toccano la sfera umana attraverso un’anziana donna, sorella di quel ragazzo scomparso, che chiede solo di conoscere la sorte toccata al fratello maggiore. Anche Giulio, che ricordiamo essere l’autore del libro su Goffredo Mameli da cui è stata tratta la fiction passata anche sugli schermi di RAI1, non si è risparmiato per redigere la sua ultima fatica. Quando si scrive, non ci si può permettere di essere superficiali, ciò significa che, solo per fare un esempio, si deve ricercare la classe dell’U-Boat per trasmettere al lettore informazioni veritiere, una delle qualità per cui Giulio Leoni spicca nel mondo letterario dei gialli storici.

Parlando ora di cose più futili, ma neanche tanto, dopo le arti dello scritto e dell’immagine, si arriva all’arte culinaria, altrettanto importante perché, come dice un saggio proverbio, mens sana in corpore sano. E sì, perché per mantenere un corpo sano è indispensabile nutrirsi bene e perché no, godere del buon cibo e del buon vino… senza dimenticarsi dell’acqua. Beh, lo Chef del ristorante dell’Amatì Design Hotel sa decisamente il fatto suo e ha fatto sì che la mente di tutti i soci dell’Accademia si mantenga “sana” fino al prossimo appuntamento di maggio.

Testo: Francesco Curreri

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