Io leggo perchè babbo natale è scappato con la befana

Se “IO LEGGO PERCHÈ BABBO NATALE È SCAPPATO CON LA BEFANA”, perché Barbara Bellomo e Marco Buticchi scrivono? Intanto informiamo i lettori, i soci e tutti i bambini del mondo che si tratta di una notizia falsa… una fake new come si dice oggi: Babbo Natale è e resta un ottimo amico della Befana, ma niente di più. A questa domanda i due hanno dovuto rispondere sul momento… no, non Babbo Natale e la Befana, bensì Barbara e Marco.
Barbara, già docente universitaria oggi professoressa di Lettere in un Liceo di Catania, risponde con tutta la solarità che trasmette al solo guardarla. Sarà la sicilianità che trasuda da ogni poro, ma con poche parole ha soddisfatto la domanda: «Io scrivo perché credo in Babbo Natale. Nei sogni». Poche parole, semplici, ma che racchiudono il carattere tipico di quella splendida isola in cui Barbara vive e lavora.

 

Marco, stirico amico dell’Accademia, spezzino DOC, uno dei pilastri della narrativa italiana nel mondo, risponde con più parole… è ligure sì, ma non genovese (non me ne vogliano gli abitanti di quella bellissima città che ben conosco), quindi si permette di spendere qualche vocabolo in più. Ci dice che scrive perché ha qualcosa dentro che non sa descrivere bene, ma la scrittura diventa quasi un ansiolitico. Racconta che il massimo senso di liberazione lo ha provato quando ha scritto qualcosa di “famiglia” e si è costretto a scavare nel suo intimo. Beh, in fondo Babbo Natale e la Befana sono “di famiglia”, ci vengono a trovare tutti gli anni e, in qualche modo, anche se solo per qualche ora, ci permettono di non pensare alle nostre ansie.

Entrambi gli Autori hanno una produzione di tutto rispetto e il nostro Mauro Astolfi, per tutti noi Tatino, valente professionista, ha indovinato perfettamente anche questa volta l’abbinamento di alcuni trailer sia ai due libri della serata sia al tema natalizio. Il suo Corto si è chiuso quindi con i tradizionali auguri di Natale “alla Tatino”… diciamo un po’ piccantini, strizzando l’occhio ai maschietti, ma riuscendo comunque a strappare un sorriso anche alle fascinose donne presenti in sala… ospiti e socie.

Dalla foto di auguri di Mauro Astolfi all’antico Egitto il salto è abissale. La fortuna è stata avere con noi la classe e l’eloquenza del pluripremiato Marco Buticchi. Ci ha accompagnato nei paesaggi di Saqqara, di Tebe. Ci ha raccontato di Carter e della scoperta della tomba di Tutankhamon avvenuta proprio un secolo fa. Il libro che Buticchi ci ha presentato si rifà al giovane faraone morto forse misteriosamente e alla sua corona con i simboli dei due Regni: uno di questi simboli è parte del titolo del romanzo “Il serpente e il faraone” edito da Longanesi.

Attraversiamo il Mediterraneo e diverse decine di secoli per ritrovarci nella Sicilia della secondo conflitto mondiale. La storia che ci racconta Barbara Bellomo ha un sapore di famiglia, è il frutto di una scoperta fatta da lei e da suo padre nel 2001 in un vecchio cassettone. Un documento che narrava fatti accaduti sotto i bombardamenti che anche la Sicilia ha subito. “La casa del carrubo” edito da Salani narra di persone che in giovanissima età si sono trovate con un fucile in mano per combattere coloro che dopo l’8 settembre del 1943 diventeranno alleati. Un romanzo nato da racconti di persone semplici che hanno ascoltato la Storia dalla viva voce dei nonni.

Insomma, due libri che fanno la loro bella figura sotto l’albero, anche se a mio parere non ci arriveranno neanche perché saranno già nelle nostre mani e soprattutto sotto i nostri occhi curiosi e avidi di conoscenza.

Comunque, qualsiasi sia la vostra scelta, cioè aspettare le feste o leggerli subito, godetevi gli auguri di buon Natale e buon 2023.

©Francesco Curreri 

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